Una goccia nel mare di morte

Cinquanta milioni per curare i tarantini, avvelenati dall’Ilva. Cinquanta milioni per finanziare l’assunzione di medici, l’acquisto di attrezzature sanitarie, le riconversioni ospedaliere in deroga al decreto ministeriale 70, così da fronteggiare l’emergenza sanitaria registrata da uno studio realizzato dalla Regione Puglia sugli effetti dei veleni dell’acciaieria. Una promessa, fatta anche dal sottosegretario Claudio De Vincenti e dal ministro Beatrice Lorenzin per rispondere a quel +26% di ricoveri di bambini e ragazzi fino a 14 anni nei quartieri più vicini all’impianto siderurgico, tenuto in piedi dal governo a suon di decreti. 
50 milioni per una goccia nel mare di morte. E ci vengono anche negati.
Non c'è più la via libera del PD è stato fatto pervenire! Eppure erano stati promessi come priorità del governo come deroga al decreto 70 (riconversioni ospedaliere, assunzioni di medici e personale, risparmi sulla spesa sanitaria regionale)

Hanno ancora una volta schiacciato sotto il tallone i morti dei tarantini, come si schiacciano gli scarafagi .